La storia delle chiese e delle parrocchie a Battipaglia prende un’accelerazione subito dopo i disordini e lo sciopero dell’aprile del 1969, culminati con due morti, cui la stampa nazionale ed internazionale aveva dato grande rilievo.
Mons. Gaetano Pollio, da poco nuovo Ordinario diocesano, confidava a Don Roberto Nicolino, giovane sacerdote e poi parroco della parrocchia Sant’Antonio di Padova in città, che era stato personalmente il Papa Paolo VI a chiedergli di istituire subito nuove parrocchie: “Eccellenza, faccia subito altre parrocchie”. E sempre Mons. Pollio riferiva: “Voi andate a fare i parroci per volontà del Papa”.
Se non ci fosse stato lo sciopero del 1969 con i due lutti, forse non si sarebbe ancora cominciato a parlare di nuove parrocchie a Battipaglia.
Questo bisogna bene evidenziarlo e per giustizia storica e per onestà culturale.
Dai documenti però risulta che già qualche anno prima, nel Gennaio del 1968, l’arcivescovo Demetrio Moscato aveva preso in considerazione l’urgenza di chiese, come appare da una lettera noi riportata.
Ebbene Mons. Gaetano Pollio, arcivescovo di Salerno, emana ben quattro Decreti di Istituzione di quattro nuove parrocchie; addirittura due parrocchie istituite in un solo anno 1970-1971:
1. S. Teresa del Bambin Gesù – 1° Luglio 1970;
2. San Gregorio VII – 1971.
Il grosso problema di far sorgere strutture parrocchiali che nella Battipaglia dell’800 si poneva in modo lacerante, come riferiscono le cronache, si riproponeva nella stessa urgenza ed esigenza ugualmente un secolo dopo, nella Battipaglia moderna.
Con l’istituzione delle nuove parrocchie si intravedevano spiragli di soluzione.
C’è da specificare che nel 1973 avevo riaperto una famosa cappella intitolata al Sacro Cuore di Gesù, ricavata con zelo da un tal Sabatino Postiglione – detto ‘o monaco – nel piano terra di una casa, al tempo isolata, in via Rosa Jemma. Vi si venerava una statua del Sacro Cuore di Gesù, imponente, e dove negli anni precedenti si celebrava un’accorsata festa a primavera, con processione e doni vitivi in natura.
Lo stabile divenuto fatiscente – oggi vi sorge la villa della farmacia Schiavo/Pesce – ci costrinse a spostarci in un garage in via Rosa Jemma prima al numero civico 119 e successivamente al civico 227. Intanto nel 1980 l’Amministrazione Comunale, sindaco Enrico Giovine, sempre sensibile anche alle tematiche religiose, su intuito e sollecitazione del Parroco Don Fernando Lupo, dona alla parrocchia S. Teresa del Bambino Gesù il vetusto stabile ex mattatoio comunale in via Rosa Jemma che viene allargato e adattato a chiesa, chiamata Sacro Cuore di Gesù, attigua alla vecchia cappella. La prima santa messa vi fu celebrata la mattina dell’Immacolata del 1982.
Diventa fatiscente anche la nuova chiesetta nell’ex mattatoio: viene chiusa domenica 16 giugno 2007, dopo la processione ed il giorno dopo iniziano subito i lavori di rifacimento ab imis; la struttura viene allargata, dandole nuova forma architettonica. Dopo sette mesi di lavori, sabato 1° Marzo 2008 ore 18:00, S.E. Arcivescovo Metropolita Gerardo Pierro con la partecipazione di tutti i parroci della città e della forania e l’osannante popolo santo di Dio, numerosissimo, riapre al culto il nuovo tempio da tutti conosciuto e chiamato Sacro Cuore di Gesù, splendente di marmi e ornato di arredi degnissimi della Casa di Dio.